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sabato 4 luglio 2009

Quale futuro per l’Asp di Cirò Marina?


La sanità calabrese sta vivendo un periodo di crisi, di profonda crisi. E i sindaci dei numerosi comuni della regione stanno tentando di ricorrere ai ripari e di offrire ai propri cittadini servizi sanitari di alto livello.
Come accade a Cirò Marina, piccolo centro del crotonese. Da mesi la popolazione è costretta a vivere senza servizi di natura sanitaria, come afferma in una lettera il sindaco Nicodemo Parrilla. L’amministratore ha infatti redatto un documento da mandare a Vincenzo Domenico Scuteri, direttore generale dell’Azienda ospedaliera provinciale di Crotone, in cui denuncia l’assenza o il mancato funzionamento delle apparecchiature della struttura sanitaria del distretto di Cirò Marina. Il sindaco Parrilla ha così indetto una riunione con l’intera cittadinanza che ha mostrato grande dispiacere per lo stato in cui versa la struttura sanitaria.
Le lamentele mosse sono numerose, tra queste spicca su tutte la carenza del servizio 118 che dovrebbe soccorrere in tempi brevi l’utenza. Tuttavia secondo amministrazione locale e la popolazione questo non accade. Sicuramente non per colpa del personale medico, ma della mancanza di apparecchiature e mezzi di trasporto.
Altro neo è il servizio di radiologia che lavora senza le attrezzature per la Moc, guasta dal giugno 2007. In questo modo i caccia la possibilità alle donne del circondario di usufruire dell’esame in questione.
Stesso problema per il reparto di Gastroenterologia, in cui da due anni non si effettuano esami di gastroscopia. Se, nel 2007, la mancanza del servizio era imputabile al guasto dell’apparecchiatura, adesso invece il problema sembra essere il totale inutilizzo dell’attrezzatura costata alle casse dell’Asp di Crotone ben due milioni di euro.
Il problema della Cardiologia è invece comune a numerosi settori sanitari: la lunga lista d’attesa. I cittadini di Cirò Marina per effettuare esami e visite, secondo le ultime stime, devono attendere almeno gli inizi del 2010.
Numerosi problemi anche per fare gli esami di prevenzione. Come l’ecografia che nel reparto di urologia non viene effettuata, causa guasto delle apparecchiature; nel reparto di ginecologia e ostetricia è invece poco usata. Le donne in stato di gravidanza preferiscono rivolgersi presso altre strutture sanitarie. Tempi di attesa lunghissimi, almeno 15 mesi, per l’ecografia della tiroide.
Un altro punto debole è l’Adi (assistenza domiciliare integrata, ndr) che non riesce a rispondere alla richiesta dell’utenza. Il servizio, accreditato dal servizio sanitario nazionale, dovrebbe infatti offrire assistenza anche sociale a domicilio per i degenti affetti da gravi patologie. Dovrebbe perché nel distretto di Cirò Marina il personale sanitario incaricato per offrire il servizio in questione è poco. Molto poco.
Un altro settore carente, almeno stando alla lettera del sindaco Parrilla, è quello della medicina scolastica che da anni non effettua le normali visite di prevenzione. Queste sono infatti eseguite dal servizio di pediatria presente sul territorio cirotano. Unico limite è la mancanza di un centro per le prenotazioni, che provoca gravi disagi all’utenza.
Infine, ma non meno importane, la grande assenza di personale medico in una branca molto importante: quella della chirurgia. L’unico specialista dell’Asp di Cirò Marina deve infatti fare fronte a un numero sempre crescente di utenti che devono essere sottoposti a visite chirurgiche, a esami strumentali e doppler.
La popolazione chiede quindi maggiore attenzione da parte delle istituzioni per ottenere strutture a norme e servizi medico-sanitari che possano garantire il diritto alla salute di ogni cittadino del comprensorio cirotano.

Questo congresso è l'ultima chance

Articolo di Enrico Letta, pubblicato su «Il Riformista» di venerdì 3 luglio 2009.

Caro direttore, finalmente primarie vere, finalmente un congresso vero. Finalmente sapremo se era l'idea ad essere giusta e la partenza ad essere sbagliata oppure no. Non condivido il pessimismo di chi denuncia il rischio di un "congresso conta" e di chi cerca disperatamente terzi candidati purchessiano.
Abbiamo una grande occasione per farci valere. Ognuno può mettere cuore e testa in questa avventura congressuale che può rimetterci al centro della politica italiana, proprio mentre Berlusconi sta scivolando. Con questo spirito carico di realismo e di entusiasmo sento che dobbiamo cominciare a discutere. La competizione sarà vera. Non si sa in partenza chi vincerà.



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