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lunedì 18 luglio 2011

Non possiamo restare inermi. Combattiamo la Psilla Lerp


Non possiamo restare inermi. Diverse volte associazioni, enti e quant’altro hanno mosso le loro idee e scomodato interventi contro la deturpazione della pineta. Diverse volte ci siamo trovati di fronte a battibecchi su idee e proposte più o meno buone inerenti all’amata e osannata pineta comunale.
Possibile che ora non riusciamo a concentrarci tutti assieme e far sentire il nostro grido di forza per difenderla da quell’odioso parassita importato dall'Australia dal nome difficile Glycaspis brimblecombei, chiamato più semplicemente "Psilla lerp", che sta uccidendo un po’ alla volta i nostri eucalipti.
Sappiamo oramai la soluzione del problema e cioè l’utilizzo di una tecnica di lotta biologica ovvero della diffusione nei territori colpiti dell’antagonista del parassita Psilla Lerp, vale a dire l’insetto in grado di tenerlo sotto controllo biologico, il mite Bliteus Psyllaephagus, rinvenibile in California presso l’Università UC California Berkeley.
L’utilizzo di tale “antagonista biologico” però è bloccato da un DPR del 2003 il n. 120 del 12/03/2003 modificante un precedente DPR il n. 357 del 1997 ha con l’art. 12 che di fatto vieta ogni possibilità di controllo biologico di organismi nocivi introdotti accidentalmente da altre aree del mondo.
Non possiamo restare inermi. Senza puntare il dito contro nessuno, noi di Trecentosessanta che rinvenuto dalla stampa il problema ci siamo recati sul posto e che abbiamo verificato il serio rischio che la nostra pineta corre, crediamo che tutti, noi compresi, si debbano sentire in dovere di intervenire, evitando dichiarazioni ed interventi di facciata ma attuando una seria attività burocratica atta a consentire l’utilizzo del Bliteus Psyllaephagus.
Noi di Trecentosessanta pensiamo e “speriamo” che il caso possa unire, possa far sollevare un grido solo dall’aula di “tutto” il consiglio comunale, dalle sedi delle associazioni, dalle “piazze” e dai “viali” di tutta la cittadina, mostrando quella maturità che un paese come il nostro deve mostrare in casi del genere.


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