ESSERE PARTE ATTIVA, PROTAGONISTI E NON OSPITI DEL NOSTRO TEMPO!

sabato 13 agosto 2011

Commento sulla Lettera aperta di Luigi A. Dell'Aquila


Da le pagine de “Il Cirotano”, per la quale nutro grande stima e rispetto per il nobile lavoro di informazione e lo spazio che garantisce a tutte le parti sociali del territorio, cirotano appunto, leggiamo della nota del Dirigente Nazionale dell’Associazione Internazionale Calabresi nel Mondo, Luigi A. Dell’Aquila, e condividendo a pieno gli aspetti principali del documento, assieme ai miei amici dell’Associazione TrecentoSessanta, vogliamo aprire un dibattito, su queste pagine ed oltre, sull’argomento preso in causa, invitando magari il caro Luigi, a prendere in considerazione la possibilità di sviluppare il tema in un incontro pubblico nel cirotano con “tutti i calabresi nel mondo”.
Punto cardine riteniamo che sia “la partecipazione”. Noi che di Trecentosessanta mettiamo “la cittadinanza attiva” al primo posto delle qualità per il progresso di un territorio, come Voi, crediamo fondamentale una partecipazione attiva e in prima persona del popolo, della comunità, insomma della gente tutta, alla gestione della cosa pubblica. Le amministrazioni locali “devono”, ma al giorno d’oggi “hanno bisogno”, per una buona amministrazione, di coinvolgere i cittadini nelle decisioni più importanti, allargando quindi la partecipazione della gente, oggi chiamata quasi esclusivamente nelle occasioni delle elezioni. E tutto questo per quel concetto che dice che: “la città è dei cittadini”, o come la frase la frase con cui Ligabue ha chiuso il concerto allo Stadio Olimpico di Roma del 2008: “questo paese non è di chi lo governa ma di chi lo abita” (frase che Trecentosessanta ha bene impresso nell’insegna davanti la propria sede).
Non a caso il Consiglio d'Europa ha lanciato un programma chiamato EDC-Education for Democratic Citizenship il cui scopo è individuare quali valori e competenze occorrono per divenire cittadini partecipi, come si possono acquisire queste competenze e come possono essere insegnate ad altre persone. E poi anche in numerosi paesi della UE, si sta affermando sempre più spesso il ricorso a processi decisionali inclusivi (dalle conferenze di servizi agli accordi di programma, dai patti territoriali ai programmi di riqualificazione urbana, dai piani di zona per i servizi sociali ai piani di tempi degli orari, dai progetti di agenda A21 locale ai piani strategici delle città, ai contratti di quartiere, passando per il bilancio partecipativo), e in tal senso ritengo necessario far si che i cittadini si riconoscono fondamentali nella “catena della democrazia”.
“E’ la Cultura che potrebbe (noi diciamo “deve”) diventare il principale traino per la promozione e la valorizzazione di tutti i settori della comunità del territorio de del cirotano”, una frase, quella di Luigi Dell’Aquila, che “faccio mia”, e che Trecentosessanta “fa sua”, condividendone a pieno i valori e considerando proprio il “cambiamento culturale” come lo strumento primo per il progresso del comprensorio cirotano.
Non mi resta che esprimere, a nome mio e di Trecentosessanta, il lavoro, gli sforzi e la fatica che l’Associazione Internazionale Calabresi nel Mondo, “devolve alla Calabria”, esprimendo vicinanza e disponibilità affinché molte cause e dibattiti diventino comuni e associati alle nostre attività.


Antonio Pace
Fondatore dell’Associazione Trecentosessanta.

1 commento:

  1. leggo con interesse sulle pagine del CIROTANO, che trovo molto interessante nel darci notizie del luogo con grande serietà.la lettera del Dott. Dell'Aquila, e la vostra risposta...entrambi, con idee logiche e motivate x il bene del nostro territorio, ''''cambiamento culturale'''' la cultura aiuta a crescere,ma deve venire data da buono esempio dal mondo politico, ad aprire le porte ai giovani, inculcare loro l'amore x la propia terra,dargli spazio tornare a quei valori persi x la corsa al benessere...eccc...SPERO FARETE UN INCONTRO PUBBLICO,DOVE CONFRONTARCI TUTTI....

    RispondiElimina



Lettori fissi