ESSERE PARTE ATTIVA, PROTAGONISTI E NON OSPITI DEL NOSTRO TEMPO!

martedì 29 gennaio 2013

Partecipazione


La partecipazione è un processo di apprendimento che porta il giovane a diventare consapevolmente competente nei suoi percorsi di autonomia, di adattamento attivo ai suoi mondi vitali  (scuola, lavoro, tempo libero), di innesto nelle strutture e dinamiche di potere  e scelta della vita civile nella sua complessità (compagine sociale, economica, culturale).
Occorre quindi che un giovane sia messo nella condizione di “imparare a partecipare”, quale prerequisito fondamentale di coesione ed inclusione sociale.La competenza partecipativa è un  fattore costitutivo dell’identità di un giovane accanto alla competenza relazionale, psicologica, di “possibilità e
capacità di consumo”.
Una cosa è evidente: la partecipazione dei giovani non può ridursi ad una condizione “formale”, né ad un problema di rappresentanze. È piuttosto un processo di coinvolgimento – non occasionale, ma sistematico
e convinto - dei soggetti portatori di interessi per influire sulle condizioni della propria vita e del proprio contesto.

La strada per fare della partecipazione il fondamento pratico della vita democratica consiste nel migliorare il clima delle relazioni personali e private e, nello stesso tempo, parallelamente, il clima della vita pubblica: nel territorio, nella società, nell'associazionismo, nelle istituzioni.
Solo  se le relazioni migliorano a tutti i livelli  si può creare quella reciprocità che genera fiducia che è la
condizione necessaria  per far posto ai giovani . alle loro culture, ai loro valori, alle loro “imprese””.

Promuovere partecipazione significa innanzitutto sostenere le situazioni esistenti di protagonismo giovanile, in vari contesti della vita sociale del territorio. In essa vanno riconosciute e sostenute le pratiche di assunzione di responsabilità e di legame sociale che generano.
E’ anche necessario assumere le decisioni prevedendo occasioni di ascolto e confronto con giovani portatori di interesse.Se vengono adottate modalità più formali di partecipazione, quali Consulte e Forum, esse devono essere sempre considerate come non esaustive della partecipazione giovanile, ma svolgere un ruolo di attivatori di altri e continui processi di protagonismo e coinvolgimento.
Fonte:  Piano Locale Giovani



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